La visionary businesswoman Maria Gabriella Capizzi ha creato e diretto il benemerito Museo Leonardo da Vinci e Archimede a Siracusa, un piccolo tempio in Ortigia dove si pratica il culto dei due massimi genii nazionali attraverso il contatto fisico con le loro stupefacenti macchine, riprodotte fedelmente in legno.
Nel bel mezzo della pandemia e dell’isolamento Maria Gabriella approfitta del vuoto per rinnovare l’attività. L’idea di base è spostare il focus su Archimede, sia perché è il miglior candidato possibile al ruolo di testimonial e ambasciatore nel mondo della Sicilia e di Siracusa stessa, sia perché la sua figura è notevolmente meno celebrata e conosciuta al grande pubblico, al di là di banali cliché da leggenda.
Entrato a far parte del Comitato Scientifico del Museo sviluppo il concept e il progetto del nuovo sito archimededisiracusa.it destinato a sovraordinarsi al Museo fisso, all’inedito Museo mobile e allo shop online, le presentazioni del nuovo Museo fisso e del Museo mobile, nonché il concept e i testi delle didascalie delle macchine nel Museo che cambia nome in Museo Archimede e Leonardo.
Tutto viene traslato sulla prospettiva soggettiva di Archimede: nel sito è lui stesso a raccontarsi in prima persona come “Io sono Archimede”. Leonardo, Galileo e gli altri grandi ispirati ad Archimede diventano suoi follower / sodali / epigoni / figli spirituali che egli racconta al tempo futuro. Anche le didascalie delle macchine sono riscritte come narrazioni in prima persona di Archimede: un modello di comunicazione originale che ben si adatta al carattere aperto e non ortodosso del Museo.
Studio anche possibilità alternative per complementare l’esposizione classica con soluzioni d’avanguardia – realtà aumentata, proiezioni interattive, ambienti immersivi – contattando diverse società del settore. Questa
I testi del sito e del video sono in parte adattati da Archimede il bambino di Siracusa di Stefano Romita, e in parte approfondimenti storici di Gastone Saletnich. Lo splendido logo, la nuova identità visiva del Museo e le illustrazioni sono di Elio Di Franco, scenografo del Teatro Stabile di Catania. L’mpaginazione dei pannelli didascalici e dei totem stradali è di Isabella Mancioli.