Money for Dope

Nella primavera 2005 l’amico Massimo Nunzi sta arrangiando il disco di debutto di Daniele Luttazzi: un inaspettabile, rutilante e non gioioso musical autobiografico. Luttazzi è autore di tutti i pezzi, testi e musica, e canta lingua inglese su uno sfondo di big band in pompa magna, rock-accessoriata. Conoscendo i miei trascorsi Massimo mi chiede di organizzare un gruppo di persone per registrare i cori. Così le nostre voci finiscono immortalate in quella sorprendente opera: Money for Dope.