Qualche giorno ad Amsterdam per ragioni legate al mio lavoro con Mnemonica, faccio un salto in bici a trovare Geert Lovink con cui ero in contatto via email, e gli porto una copia di Noi siamo incalcolabili dato che Geert è un vero intellettuale mitteleuropeo che legge anche discretamente l’italiano.
Mesi dopo ci risentiamo, e siccome la forza critica del libro lo ha colpito mi propone di scrivere un longform per l’Institute of Network Cultures che lui dirige. È una meritoria istituzione che offre supporto ai ricercatori indipendenti come me che non hanno alcuna affiliazione e quindi nemmeno sovvenzioni per le loro ricerche.
Il risultato è questo articolo che è l’unica fonte di divulgazione degli argomenti più critici di Incalcolabili nel mondo anglofono, dato che il libro esiste solo in italiano.