PizzaBoxx
Fondazione e direzione marcom della Società che introduce e gestisce in Italia la pubblicità su contenitori di alta qualità per la pizza, esclusivista del marchio tedesco.
Fondazione e direzione marcom della Società che introduce e gestisce in Italia la pubblicità su contenitori di alta qualità per la pizza, esclusivista del marchio tedesco.
Collaborazione alla creazione di una rivista freepress per il mondo corporate. Articoli, interviste e artwork per la rivista.
Concept e webmarketing all-inclusive per un bundle di TIM, HP e Intel. Nell’annual 2005 dell’Art Directors Club Italia.
Immagine coordinata, etichette, depliant, espositori per una ditta artigiana di saponi e olii cosmetici fatti a mano.
È per il Gruppo Active di Christian Franchi il mio primo logotipo effettivamente utilizzato. Accanto al logo un elemento di immagine coordinata: disegno un company profile di genere nuovo, sinottico ed estremamente sintetico, fatto apposta per non rubare tempo ai manager e far loro capire in un’occhiata quello che c’è da capire delle molteplici attività
Attraverso amici vengo contattato da don Aldo Martini che dirige l’Opera Per l’Alfabetizzazione nel Mondo: un’organizzazione missionaria, di religiosi e laici, che sviluppa e finanzia migliaia di microprogetti concreti di istruzione e apprendistato nei paesi poveri del mondo. Per loro curo la ristrutturazione estetica del sito e del vecchio logo, ma soprattutto la razionalizzazione dell’architettura
Con Maxo Ruggiero, continuando il sodalizio oltre l’esperienza DD e oltre il bel volo da pionieri di DDmo, abbattuto dalla burocrazia, veniamo ingaggiati come coppia creativa da un’altra coppia sui generis, Michele Gentile e Michel Abramovici, due esperti reduci di grandi aziende informatiche che all’esercizio dei loro tanti contatti commerciali affiancano ora la passione per
Piano di marketing strategico e operativo per Citec, il maggiore service provider di TI, per il passaggio dal fisso al mobile. In tre volumi.
Start up di mobile marketing e consulenza strategica per gli operatori del settore.
Tramite un conoscente comune, proprio all’uscita da Openwave avevo conosciuto Andrea Genovese, ingegnere con la passione e il gusto dei media. Andrea aveva un piccolo studio di comunicazione d’impresa chiamato Map che lavorava principalmente per il gruppo Telecom Italia e soprattutto per TIM. In quel momento stavano allestendo l’interfaccia della nuova intranet TIM (chiamata allTIM)
In quel periodo ripresi i contatti con Fabrizio Fassio, che avevo conosciuto con apprezzamento reciproco ai tempi del Consorzio Civita e che si era messo in proprio con questa piccola ma attivissima scarl che proseguiva l’opera di generazione e gestione di progetti R&D in ambito CEE iniziata allora. Oltre a varie collaborazioni, per T6 realizzai
Sotto la spinta dell’entusiasmo (gli americani direbbero momentum) per l’avventura DDMO, Maxo Ruggiero e i suoi colleghi trovarono l’ultima goccia di coraggio che serviva per lasciare Deepend e fondarono una loro agenzia, Digital Delicatessen. DDMO prende appunto il nome da questa (DD MObile). Lavorai al loro fianco per un po’ di tempo come una sorta
In Phone.com / Openwave godevo di una certa libertà di movimento in quanto valido eccentrico, ma non di sufficiente potere decisionale per sviluppare il discorso personale che avevo in mente. Perciò decisi di metterlo in piedi per conto mio come una sorta di esperimento. Richiamai una serie di vecchi amici che pensavo avessero le qualità
Poiché la fertile terra della superficialità, della stoltezza e dell’oscurantismo non cessa mai di dar frutti, lo stile di critica che avevo sentito bisogno di lanciare con W.C.Net in merito ad internet non poteva fermarsi. Per mantenere la massima indipendenza, che sempre voglio garantire alle mie parole, decisi di proseguire l’operazione in completa autonomia sul
Senior consultant per il primo produttore di gateway internet-radiomobile, basato nella Silicon Valley e quotato al Nasdaq. Usability manager, consulente strategico per lo sviluppo di servizi e applicazioni mobili, business e marketing developer, project manager, programmatore, docente di mobile application design&usability e wml programming.
Traduzione e adattamento dall’Inglese dello spassosissimo “Dave Barry in Cyberspace”, del premio Pulitzer Dave Barry, per minimumfax.
Non ho mai saputo quante persone abbiano letto W.C.Net, ma fra di esse so di certo che c’è Goffredo Fofi, una delle personalità più ex-centriche e violentemente oneste della cultura italiana, implacabile critico del malaffare culturale, autorevole critico letterario e cinematografico, direttore di diverse riviste che furono e oggi della sofisticata Lo Straniero. Dalla lettura
Avamposto italiano dei pionieri della mobile internet. Introduzione in Italia della tecnologia WAP, trasferimento tecnologico agli operatori TIM e Omnitel, progettazione primi servizi.
“Uno dei primi autorevoli saggi italiani sul fenomeno internet.”
Tra il 1996 e il 1997 con Fabrizio Fassio, ingegnere piacevolmente eterodosso e fortemente colluso con le nuove tecnologie, collaboro a progetti a finanziamento europeo sulla scia dell’esperienza dell’Eurolab. Con lui e per lui metto su i miei primi concept di progetti culturali: il principio di una strada senza fine. Un esempio fu pubblicato nell’ex
Conosciuti Enrico Ascani e Maria Rosaria (Iaia) Minniti di Olivetti nei lavori per l’Eurolaboratorio del Comune di Roma, mi reclutano per realizzare l’aspetto del progetto europeo MIRTO: logo ufficiale e sito web. En passant, sul portatile di Enrico ebbi il primo incontro con Windows 95.
Nel gruppo che si muove intorno allo spirito progressista di Fabio Galluccio – in seguito purtroppo distratto da Telecom Italia ad altri compiti – si muovono soggetti come minimumfax e Daniele Di Veroli, e in questo ambiente nel periodo centrato sulla pubblicazione di W.C.Net lavoro su temi legati a internet e ai media emergenti per
CPI Progetti è una delle società che partecipavano ai consorzi europei dell’Eurolab. Feci conoscenza in quell’occasione con l’amministratore Franco Patini e con Massimo Fagiolo, e per loro progettai e realizzai presentazioni multimediali online, primi lavori di grafica, e primi siti web tra il 1995 e il 1996.
Esibirmi con una band era un’esperienza che da una parte temevo e dall’altra avevo sempre desiderato di fare, in quegli anni ’90 in cui parecchi amici suonavano dal vivo anche professionalmente. Ero curioso di capire cosa si provava a fare musica davanti a un pubblico. Mi era capitato già nel ’91 di cantare con una
Start-up dell’Eurolaboratorio del Comune di Roma (nov 94 – giu 96) sotto l’assessorato Sandulli, per la partecipazione ai progetti europei Telematics. Formazione di consorzi, negoziazione vincente di otto progetti di R&D, gestione dei progetti approvati.
Presso il CER, il rinomato Centro Europa Ricerche che allora era diretto da Spaventa, arrivo con Sandro Sattanino, economista conosciuto lavorando ai VII Campionati Mondiali di Nuoto e che aveva apprezzato le mie riflessioni sull’alba della Reta. Per lui faccio una consulenza nella stesura del V Rapporto 1994 sull’impatto delle nuove Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione
In appalto dal CONI la Punto C di Francesca Romana Boitani, che si occupa di organizzazione manifestazioni e congressi in ambito sportivo, struttura e gestisce il sistema informatico del Centro Accrediti dei VII Campionati Mondiali di Nuoto di Roma. Qui faccio l’operatore, a volte co-responsabile, e una splendida esperienza insieme a uno staff di amici
Daniele di Gennaro e Marco Cassini, sulla carta di una semplice rivista di letteratura via fax a zero budget, con l’aiuto di Fabio Galluccio e il suo Progetto Giovani di Telecom Italia piazzano le fondamenta della casa editrice dei loro sogni. Daniele è un amico fraterno e insieme facciamo da anni esperienze musicali variegate (il
Il nome non è mai stato di mio gradimento, ma è l’unico che abbiamo pensato di avere. Normalmente lo chiamavamo “il coretto”: il nostro sestetto a cappella nato come distillato del grande coro, di cui noi “dilettanti illuminati” (come diceva Daniele) andammo giustamente fieri per qualche anno. Il repertorio vocale era eclettico e andava dai
Negli anni ’90, nel punto di svolta tra vinile e cd, uno dei più famosi negozi di dischi di Roma è la piccola bottega di un ameno gentleman romanesco di nome Tony Basili, tempio della “bella musica”, fusion e pop di classe che avevamo imparato ad ascoltare e a suonare con diversi amici trovati o
L’esperienza di Doc ha l’effetto collaterale di affondare di più le mie radici nel mondo dello spettacolo. In quegli anni ho spesso pensato a una carriera nel settore, ma più per inesauribile curiosità e opportunità di guadagno immediato che per sentita disposizione. Comunque sia, sfruttando le conoscenze e le occasioni nate in quel periodo, tra
A fine 1990 con il caro amico Riccardo Cruciani mettiamo su un piccolo coro per cantare al matrimonio di suo fratello. Doveva finire lì ma il test è talmente piacevole per tutti che insistiamo. Cominciamo a vederci ogni domenica sera per provare in una sala sotterranea messa gentilmente a disposizione dalla parrocchia di via Cernaia,
Dopo l’estate del 1988 (in cui avevo lavorato all’eccezionale tour dei Pink Floyd) uno dei miei amici più stretti, Niccolò Fabi, ci avverte che Renzo Arbore sta cercando pubblico e figuranti per la seconda stagione di Doc, il suo programma tv sulla musica. Dopo pochi giorni andiamo tutti insieme agli studi Dear di Roma, e
Alla fine del liceo (la maturità è del 1987) si inaugura un’epoca di incontri straordinari in cui nascono, direttamente o indirettamente, molte delle amicizie elettivamente affini che ancora oggi mi sono care e presenti. Una delle prime e più intense esperienze con questo gruppo, assoldati per caso da una società inglese, è la vendita di
Iscritto a Ingegneria Informatica nel 1988 all’Università di Roma La Sapienza, ho dato tutti gli esami del corso di laurea. Ma non ho fatto la tesi e non ho preso il pezzo di carta. Quando era il momento, lavoravo già da molto e avevo ben altre cose da seguire. Sarebbe stata una inutile pantomima, un