W.C.Net. Mito e luoghi comuni di Internet (minimumfax)

W.C.Net: copertinaA fine 1995 Internet sta diventando popolare in Italia, ma è solo una parola vuota di realtà tutta da costruire. Gli opinionisti più accreditati non si prendono la responsabilità di informarsi sul serio prima di parlare al pubblico che crede alle loro parole, e ne dicono di tutti i colori.

Stufo di tante sciocchezze, deleterie per un sano uso pubblico dello strumento, propongo agli amici della nascente editrice minimumfax di smascherare i vaneggiamenti dei pro e dei contro, raccolti e studiati da tv e stampa. Loro sono ben d’accordo; si parte. Durante il ’96 tra università e lavoro preparo il manoscritto. A giugno 1997 esce W.C. Net (Wrong Communication on the Net). Mito e luoghi comuni di Internet, definito «uno dei primi autorevoli saggi italiani sul fenomeno internet».

È uno studio di sociologia della cultura, tra il molto serio e il molto faceto, in cui approfitto del caso Internet per inaugurare ufficialmente la mia critica ai miti d’oggi, all’ipocrisia e superficialità dei poteri canonici, alle illusioni della conoscenza.

Umberto Eco consiglia W.C.NetIl libro fu consigliato da Umberto Eco su l’Espresso (Bustina di Minerva del 26/06/97) e recensito fra gli altri da: Sergio Polano su Casabella (n.655, apr.98) che lo accosta con deliziosa brutalità a Maldonado, Brockman e lo stesso Eco; il compianto Franco Carlini; Luca De Biase, lucido responsabile in pectore di Nòva del Sole24ore. Altre recensioni qui e qui.

Presentato da Bibli a Roma con Alberto Abruzzese, Fabio Ciotti e Helena Velena. La copertina è di Maxo Ruggiero, che sei anni dopo sarebbe diventato mio partner in Bab&Nabab.